Unico uomo tra i finalisti del Premio Salento in Love è il salentino Verofilo D’Amanzo, autore del racconto di ambientazione risorgimentale “Nunziata”.
«Nel 1861, nel corso di un rastrellamento, tre soldati piemontesi, che si erano visti improvvisamente staccati dal proprio drappello, erravano per la campagna attorno a Poggiardo, in cui agiva la banda brigantesca di Rosario Parata, detto “lo Sturno”.
Procedevano lentamente, girandosi e rigirandosi su se stessi, impugnando il fucile carico, penetrando lo sguardo nei cespugli alti, pronti a far fuoco su chiunque si fosse appiattato per nascondersi. Avevano una certa esperienza. Si erano già trovati in precedenti conflitti a fuoco con questi figuri, che conoscendo i luoghi meglio di loro, eran maestri a tendere imboscate.
Apparve alla loro vista, ancora in lontananza, un caseggiato rustico, e intravidero sulla soglia una giovane donna che travasava del latte da un recipiente.
Anche lei li aveva scorti di sottecchi. Aveva posato il secchio ed era rientrata rapidamente in casa. La prima cosa che fece fu quella di coprire con un panno su una panca il coltellaccio con cui il padre scannava il maiale. […]» (da V.D’Amanzo, “Nunziata”)
Trama
Poggiardo, 1861
I soldati piemontesi battono la campagna sulle tracce di una banda di briganti. Tre di loro si imbattono nella giovane Nunziata, che sfugge a un tentativo di violenza, uccidendo uno dei suoi aggressori. La ragazza è costretta però alla clandestinità e trova rifugio presso i briganti. La coraggiosa Nunziata, che non batte ciglio alla vista del sangue, sente tremare per la prima volta il cuore quando conosce Giulio. Tra i pericoli della repressione e la speranza di una vita nuova insieme, riusciranno i due giovani a pronunciare il loro Sì?
«Il Salento, oltre a costituire requisito stabilito dal regolamento del Premio Salento in Love, − ci spiega Verofilo D’Amanzo, rispondendo alla nostra intervista sull’esperienza del Premio Salento in Love − rappresenta oggetto di personale affezione. Circa l’epoca, la scelta è stata determinata dalla mai del tutto risolta “Questione meridionale”, riguardo a cui si sono versati fiumi d’inchiostro.
La scelta dell’epoca è stata inoltre determinata dal desiderio di muovermi nel quadro dei 150 anni dell’Unità d’Italia (n.d.r. celebrati lo scorso anno), considerata, quest’ultima, da diversi punti di vista: liberazione o invasione/conquista del Mezzogiorno d’Italia?
L’idea ispiratrice di Nunziata è che l’amore non ha confini di nessuna natura, e nella fattispecie, non soggetto ad alcun condizionamento».
L’autore
Verofilo D’Amanzo è nato a Leverano (LE) ma risiede a Maglie (LE). Dirigente scolastico in pensione, è autore di diverse pubblicazioni: “Cronistorie” (F. Maisto, 2004), “Le stelle stanno a guardare?” (Amaltea, 2006), “Racconti ed altro” (Amaltea, 2007), “Cesare C.” (F. Maisto, 2009), Tersite (F. Maisto, 2009), “Il mistero del dipinto di Geremia” (F. Maisto, 2010).
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L’illustrazione è di Dora Foti Sciavaliere