Premio Salento in Love, finalisti: Il giardino dei melograni di Pasqua Liliana Fiume

Il racconto di Liliana Fiume, “Il giardino dei melograni”, è un’altra delle opere finaliste del Premio Salento in Love, sottoposte al vaglio della giuria tecnica presieduta dalla scrittrice Ornella Albanese.

«La fiera si presenta bene quest’anno, pensò Francesco Zurlo, il capitano del re, mentre osservava la città dall’alto delle mura in quella chiara mattina di fine giugno.
Alzò lo sguardo al cielo, limpido come cristallo, pervaso da una luce calda, sontuosa, che avrebbe rivestito d’oro anche la pietra più spenta e che donava al castello un’aria di festa.

In basso, l’intrico dei vicoli risultava gremito, le locande stracolme di forestieri; strade e piazze si animavano, percorse da spettacoli itineranti di musici, giocolieri e mangiatori di fuoco. Dai palchi improvvisati, i saltimbanchi catturavano l’attenzione dei passanti con l’esibizione della loro destrezza e la stravaganza dei costumi variopinti. Ugualmente affascinati, grandi e piccini seguivano le loro evoluzioni col naso all’insù.

I venditori ambulanti richiamavano a gran voce la clientela, imitati da contadini e allevatori. Di conseguenza, ovunque si andasse, si veniva assordati da un’insopportabile cacofonia di suoni, grida, versi, imprecazioni, mentre il traffico caotico di carri, bestie e pedoni rendeva disagevole il cammino. […]» (da P.L.Fiume, “Il giardino dei melograni”)

Trama
Terra d’Otranto, 1480
Francesco De’ Monti, uomo d’armi e abile diplomatico, sbarca a Otranto e si imbatte in una ladra di cavalli. Ne rimane ammaliato: le avrebbe risparmiato le prigione se lei lo avesse accompagnato nel suo feudo a Corigliano. Angelica tenta più volte la fuga, ma più prova a sfuggirgli e più gli si ritrova vicina. Forse è lui l’uomo che le ha riservato il destino? Ma non può cedergli, lei appartiene solo a se stessa. Per quanto Angelica riuscirà a resistergli?

Il Premio Salento in Love si è presentato come un’occasione per indagare una terra di frontiera, quale la Terra d’Otranto, anche per chi in Puglia ci vive come la barese Liliana Fiume. Ma qual è il lavoro creativo e di approfondimento storico che si nasconde dietro “Il giardino dei melograni”? Cosa ha guidato nella scelta dei personaggi?

«Un racconto storico non s’improvvisa: − ci spiega Liliana, parlandoci di questa sua esperienza − richiede laboriose ricerche per renderlo credibile. È stato proprio mentre mi documentavo sul Salento e la sua gente che sono rimasta profondamente colpita dal massacro degli abitanti di Otranto, avvenuto dopo l’assedio turco del 1480. Il coraggio degli ottocento martiri che preferirono la morte all’abiura, mi ha commossa.

Pur nella leggerezza che contraddistingue il genere romance, il mio racconto ha voluto essere un omaggio all’eroico capitano Zurlo, al conte Giulio Antonio Acquaviva, a Francesco De’ Monti, il protagonista de “Il giardino dei melograni”, tutti uomini realmente esistiti che hanno combattuto strenuamente per difendere la nostra terra.

Come ho già detto, Francesco è un personaggio storico. Quando ho scoperto questo valente uomo d’armi, coraggioso e leale, che nel contempo era anche un abile diplomatico, mi è subito piaciuto immensamente. Secondo me rappresenta bene l’uomo del Rinascimento, razionale e dinamico.
Mi sono divertita a immaginarlo alle prese con una donna misteriosa, che gl’infiamma il sangue e la mente.

Di Angelica, la ragazza con gli occhi verdi, da gatta, non posso parlare senza svelare particolari della storia che il lettore dovrà scoprire da sé: non voglio rovinargli la sorpresa. Dirò solo che nasconde un passato doloroso».

Ci sono difficoltà nello scrivere su ambientazioni estranee ai romance più diffusi?
«Non mi sembra di aver trovato particolari difficoltà nell’ambientare il mio romance in una terra così ricca di storia e tradizioni come quella pugliese, – risponde Liliana – anzi è stato un vero piacere, tanto più che come lettrice sono un po’ stanca delle solite location inglesi che ci vengono propinate dalle scrittrici straniere».

L’autrice
Pasqua Liliana Fiume è nata a Monopoli. Da sempre accanita lettrice, coltiva da qualche tempo anche la passione per la scrittura. L’anno scorso ha pure vinto il concorso per aspiranti autrici della Leggereditore con il racconto “La rabbia del Lykaon”.

Il 2012 è stato produttivo dal punto di vista creativo. Oltre al racconto per il Premio Salento in Love, infatti, Liliana Fiume ha scritto due romanzi: “Nel cerchio del tempo” un fantasy epico, e un romance contemporaneo“La danza delle maree”, attualmente al vaglio di alcune case editrici.

Liliana cura la rubrica “Ricette del cuore” sul blog La mia biblioteca romantica e recentemente ha creato un suo blog personale www.ricetteeracconti.blogspot.it

 

Se l’incipit di questo racconto ti è piaciuto VOTALO! Il racconto più votato avrà uno speciale riconoscimento dalla giuria del premio durante la serata di premiazione del premio il prossimo 4 Gennaio 2013.

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L’illustrazione è di Dora Foti Sciavaliere