Premio Salento in Love, finalisti: Un amore alla corte di Maria di Emanuela Boccassini

Una leccese che racconta della sua città ai tempi di una grande donna, “Un amore alla corte di Maria” è uno dei finalisti del Premio Salento in Love, la cui serata di premiazione si terrà il 4 gennaio 2013, proprio a Lecce, nel suggestivo Palazzo Turrisi-Palumbo.

«Una carrozza si allontanava silenziosa nella notte. Era il 7 gennaio del 1417. Il Monastero non si era ancora svegliato, tuttavia una luce tremolante rischiarava il cammino della Badessa, mentre impartiva a suor Benedetta, che ascoltava ubbidiente, le ultime raccomandazioni. Il suo compito non era particolarmente arduo: doveva accompagnare Laura a Lecce, presso la contessa Maria, che attendeva ansiosa l’arrivo della fanciulla.

Il cielo era limpido e il sole lentamente sorgeva all’orizzonte. Si sentiva ancora l’aria gelida del mattino. Laura cercava di scaldare le mani fredde con il suo alito, ma una nuvola di fumo usciva dalle sue labbra; la osservava dissolversi nel vuoto.

La voce della sua protettrice la distolse dai suoi mille pensieri e dalle paure, che l’accompagnavano da quando la Badessa le aveva comunicato che, a breve, avrebbe intrapreso un nuovo e lungo cammino, lontano dai luoghi a lei familiari. Per la prima volta in vita sua, si separava dal monstrum Apuliae, come amichevolmente era chiamato il Convento. Lì aveva trascorso la sua esistenza, solo lì si sentiva al sicuro, protetta dalle mura, dalle monache e, soprattutto, dalla Badessa, che l’aveva cresciuta come una figlia. […]» (da E.Boccassini, “Un amore alla corte di Maria”)

Trama
Lecce, 1417
Laura è un’orfana cresciuta nel Convento delle Benedettine e destinata a prendere il velo, finché le annunciano la sua partenza. Dovrà servire Maria d’Enghien presso la sua corte nella Torre di Belloluogo e avvicinare il capitano della guarda, Riccardo Acquaviva. La contessa di Lecce sospetta che qualcuno trami contro di lei e uno dei sospettati è il giovane comandante. A Laura l’arduo compito di rivelare la verità. Un condottiero nobile e affascinante non sarà però una tentazione per il giovane cuore della ragazza? Laura saprà scegliere tra l’amore per Riccardo e la lealtà a Maria?

Cosa ha motivato e guidato la scelta dell’ambientazione di “Un amore alla corte di Maria”? Ha spiegarlo è l’autrice stessa, Emanuela Boccassini.
«Avevo scritto in precedenza un articolo su Maria d’Enghien e mi aveva colpito la sua storia. Ancora una volta una donna era stata messa in secondo piano rispetto agli uomini che l’avevano circondata pur avendo lottato e difeso la propria patria, anche se per il proprio tornaconto.

Sapevo che era apprezzata e amata dal suo popolo, che aveva subito umiliazioni, ma che, con coraggio e intelligenza, aveva saputo far girare la ruota a proprio vantaggio. Però la storia ha trasmesso poche informazioni su di lei e ho preferito “usarla” come sfondo per la storia d’amore di personaggi inventati, più facilmente adattabili alle necessità letterarie.

Decisa l’ambientazione e dopo aver fatto alcune ricerche per conservare la verità storica, la storia d’amore si è profilata nei miei pensieri già integra… ho dovuto solo metterla nero su bianco».

Emanuela Boccassini è una delle partecipanti salentine al Premio Salento in Love, eppure benché “Un amore alla corte di Maria” sia in buona parte ambientato nella sua Lecce, in luoghi che può vedere ogni giorno, non di meno sono mancate le difficoltà legate al reperimento del materiale.

«Nei libri di storia non sempre si trovano quei particolari (tipo le abitudini alimentari, il modo di parlare, i costumi, la costituzione delle città, come si svolgevano le fiere, ecc. ) che rendono una storia verosimile, − ci spiega Emanuela, che è un’assidua frequentatrice delle biblioteche del capoluogo salentino − d’altra parte questo rappresenta anche lo stimolo: il piacere della ricerca storica, tuffarsi tra i libri e, alzando gli occhi, improvvisamente trovare dinanzi a sé i personaggi che hanno fatto la storia, pensare a loro come esseri umani con le loro debolezze, con la forza e le opere che li hanno resi celebri. Scoprire avvenimenti, aneddoti che sui testi scolastici sono omessi e rendere più veri e concreti uomini e donne del passato».

L’autrice
Nata a Lecce quaranta anni fa, sposata e con due bambini, è laureata in lettere classiche con indirizzo storico archeologico. Il suo percorso di studi l’ha portata ad amare la letteratura e la storia che fanno sempre da sfondo a ciò che scrive.

È infatti giornalista pubblicista e redige articoli per una rivista on line, Ripensandoci.com. Gli argomenti principali sono le donne, “in tutte le salse”, siano esse personaggi storici, letterate o artiste. Donne che hanno lasciato il segno nella storia e che non tutti conoscono.

 

Se l’incipit di questo racconto ti è piaciuto VOTALO! Il racconto più votato avrà uno speciale riconoscimento dalla giuria del premio durante la serata di premiazione del premio il prossimo 4 Gennaio 2013.

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L’illustrazione è di Dora Foti Sciavaliere