Qualcosa di buono: l’amicizia tra due donne in un dramma leggero

Il 27 agosto arriva nelle sale italiane Qualcosa di buono, diretto da George C. Wolfe, con protagoniste Emmy Rossum e Hilary Swank, quest’ultima anche produttrice della pellicola. Il film è l’adattamento cinematografico del romanzo You’re Not You di Michelle Wildgen.

Qualcosa di buono è stato vietato ai minori di 17 anni non accompagnati per la presenza di contenuti sessuali, uso di droghe e linguaggio scurrile.

La trama
Kate (Hilary Swank) è una pianista di successo a cui viene diagnosticata la sclerosi laterale amiotrofica. Bec (Emmy Rossum) è un’estroversa studentessa universitaria e aspirante cantante rock che riesce a malapena a destreggiarsi in una vita estremamente caotica e confusionaria sia sul piano delle relazioni romantiche che in altri ambiti.

Suo marito Evan (Josh Duhamel) cerca di trovare qualcuno che si prenda cura di sua moglie e Bec decide di accettare la disperata proposta di lavoro come assistente di Kate, nonostante la sua mancanza di esperienza. Kate vede qualcosa di speciale in Bec e vuole avere lei come assistente per le sue cose quotidiane.

Quando il matrimonio di Kate con Evan comincia a entrare in crisi, le due donne si affidano a ciò che diventerà un legame non convenzionale, a volte conflittuale e ferocemente onesto. Senza una meta chiara nella vita, Bec è decisa a diventare l’ombra di Kate accompagnandola e traducendo per lei le situazioni più sconcertanti e goffamente comiche. Quando poi la sensuale, meticolosa e ostinata Kate comincia a influire sulla confusa, spontanea e inafferrabile Bec e viceversa, entrambe le donne si trovano faccia a faccia con i rispettivi rimpianti, esplorando nuovi territori ed espandendo la propria idea su chi in realtà vogliono essere.

Il romanzo
L’opera da cui è tratto Qualcosa di buono, You’re Not You di Michelle Wildgen (2006) si è rivelato una sorpresa per la critica: la storia di una giovane donna dalla vita ribelle e frenetica che decide di accettare il gravoso compito di assistere una nota musicista affetta da SLA poteva cadere nel melodramma. Il romanzo al contrario è stato elogiato per la sua capacità di divertire in modo semplice.