“Radio Laleh”, il nuovo album dei Sudestrada

È uscito, dopo esser stato presentato in premiere su Indie-zone“Radio Laleh”, il nuovo album dei Sudestrada.

Freschi della partecipazione sul palco di Musicultura 2021 che li ha visti selezionati per le audizioni live finali, i Sudestrada proseguono il percorso di ricerca avviato pochi anni fa che li ha portati ad avvicinarsi progressivamente alla musica elettronica, dando vita ad una particolare forma di elettro-pop in continua evoluzione verso sonorità che confluiscono nel trip-hop, nella dub e nell’etno-elettronica d’ispirazione mediterranea. Oggi con “RADIO LALEH” inaugurano una nuova fase: un disco che racconta una storia, quasi come fosse un libro. Per questo motivo i singoli che lo compongono non sono altro che i suoi capitoli, i suoi episodi; dopo “Nuove percezioni”, “Invito alla costruzione di uno smarrimento”, “Quattro appunti” e “Intimità provvisorie” si definisce il concept che anima l’album.

È importante sottolineare come l’intera vicenda narrata in “Radio Laleh” oscilli continuamente tra realtà e sogno. In questo quadro, ciò che accade realmente si fonde e si confonde più volte con ciò che avviene nei sogni fatti dal protagonista, a tal punto che, nei capitoli successivi, non vi sarà più alcuna distinzione. Occorre perciò pensare a questa storia come a una narrazione in musica che offre la potenzialità di territori di senso insospettati, assicurati forse più da ciò che si prova anziché da ciò che si spiega. Qui l’amore è una visione quasi sempre impalpabile, l’eros è l’unica religione a cui soccombere, la precarietà è una condizione costante e la fuga è l’unico mezzo per mantenersi vivi. Tutti questi temi – in parte già incontrati in altri lavori precedenti dei Sudestrada – qui si incrociano con un mondo più oscuro e misterioso che ha luogo nelle remote regioni dell’inconscio. Desideri repressi, disillusioni, riflessioni sulla vita e sulla capacità di agire fanno ripetutamente visita al protagonista, continuamente perso nella perenne ricerca di un “altrove” periferico che prende forma, capitolo dopo capitolo, nelle molteplici geografie della sua mente».

Chi sono i Sudestrada?
È un progetto musicale indipendente con base in provincia di Forlì-Cesena. Dopo un primo approccio al mondo del pop d’autore, il progetto si avvicina progressivamente alla musica elettronica, dando vita ad una particolare forma di elettro-pop in continua evoluzione verso sonorità che confluiscono nel trip-hop, nella dub e nell’etno-elettronica d’ispirazione mediterranea. Dopo “Arcipelago” (2018), disco d’esordio, è la volta di “Microclima” (2020), secondo album ufficiale. In entrambi i casi, a sorreggere l’impalcatura, ricorre uno dei temi principali del progetto Sudestrada: leggere dentro sé stessi all’interno del complesso mondo contemporaneo, tra precarietà e ricerca necessaria di una fuga esotica, in cerca della propria identità. Negli ultimi due anni i Sudestrada si sono esibiti in locali come il Bronson, l’Hana-Bi e hanno partecipato a manifestazioni come l’Altura Festival sotto la direzione artistica del poeta Franco Arminio, evento che ha visto anche la partecipazione, fra i tanti, di Brunori Sas e Dimartino. Tra le altre cose, nel 2016 i Sudestrada vincono il Premio “Unione dei Comuni” come migliore realtàemergente del territorio. Nel 2019 vengono inseriti da “Tutto Molto Bello” tra le 27 migliori realtà musicali della regione Emilia-Romagna, nel 2020 sono tra i 150 progetti semifinalisti selezionati per il Concertone del Primo Maggio a Roma e tra i 25 progetti finalisti per il Premio Lunezia, mentre nel 2021 sono tra i 63 progetti selezionati per “Musicultura”.