“Sabbia Bianca” di Pitti Duchamp – Recensione

Primo volume autoconclusivo della tetralogia “I giganti del Calcio Storico”, pubblicato da Words Edizioni, “Sabbia Bianca” di Pitti Duchamp è sensuale e adrenalinico, dinamico e ben scritto, ti cattura dalla prima pagina e non ti lascia andare fino alla fine.

La trama
Lei è un’anima fragile. Lui un gladiatore moderno disposto a tutto per averla.
Sullo sfondo Firenze. Vera, cruda. Meravigliosa.
La perfezione, ecco cosa pretende l’avvocato Leopoldo Carsini dalla vita. Quando conosce Olimpia e incontra l’azzurro intenso dei suoi occhi capisce subito che lei ha tutte le carte in regola per stargli accanto e lui la vuole, spinto da un desiderio razionale distante da ogni sentimentalismo. Ma la complessità di Olimpia si svela a poco a poco, durante la ricerca di un fratello sparito nel nulla, mentre riaffiorano dispiaceri e solitudine da un passato familiare sofferto. E così, il cuore di Leo, impantanato nella sabbia di piazza Santa Croce, là dove le partite del calcio storico fiorentino danno vita a leggendari scontri tra gladiatori moderni, comincia a battere più forte.

Una storia d’amore e di cambiamento con tre protagonisti: un avvocato dalla doppia faccia, una ragazza di buoni sentimenti e una Firenze sospesa tra il presente e un passato attualissimo, vissuta e amata.

L’autrice – Pitti Duchamp
Nata nel 1981 sotto il segno del Leone a Firenze. Vive tutt’ora nella provincia di Firenze, sulle colline del Mugello, con il marito rugbista, due bimbi indisciplinati e un cane anarchico. Appassionata di Burlesque e collezionista di pezzi vintage di arredamento e moda cerca di coniugare i suoi interessi scrivendo e leggendo romance storici. Se avesse del tempo libero adorerebbe trascorrerlo tra i rigattieri e i robivecchi del centro di Firenze.

Recensione
È fresco fresco di uscita e l’ho divorato in un’unica giornata. Scritto molto bene e appassionante, la lettura è fluida, scorre che è un piacere. I personaggi per nulla stereotipati, ma dalla personalità complessa e sfumata, fatti di luci e ombre che li rendono più umani e quindi riescono aprire una via all’empatia con il lettore.

Si tratta di un romance quindi si immagina che un lieto fine arriverà, ma non sarà tutto molto scontato, tra gli alti e bassi di una storia d’amore ricca di passione e di complicazione, terzi e quarti incomodo, caratteri sfaccettati che devono trovare il giusto incastro emotivo, superare le gelosie, le piccole diffidenze che minano la fiducia nell’altro, e se poi al rosa aggiungi quel filo di giallo – con tanto di investigatore privato che crea un pizzico di suspance in più – e qualche dramma familiare con un tema delicato e scottante, la tensione narrativa non perde colpi, a parte qualche battito del povero lettore immedesimandosi nei pasticci, imbrogli e intrighi in cui si trovano coinvolti Leo e Olimpia.

E non si può di certo ignorare il marchio viola di fiorentinità dell’autrice (… non credo che il colore della cover sia casuale, a parte il chiaro Skyline di Firenze): la trama infatti è finemente intessuta con fili spessi che legano la storia dei protagonisti a quella della città, i suoi luoghi, le sue tradizioni. Spesso è come se potesse camminare a loro fianco per i vicoli, le piazze, i quartieri di Firenze, respirarne l’aria, sentire quella simpatica parlata con la tipica aspirazione, e alcuni dialoghi già ben impostati, mai banali diventano ancora più realistici, veri negli usi idiomatici. A parte la finestra che ci apre sul calcio storico fiorentino, sui calcianti. Di certo traspare l’attaccamento profondo di Pitti Duchamp per la sua città, pienamente manifesto, un legame sentito e vissuto che percorre tutto il romanzo e si trasferisce nei suoi personaggi, facendosene portatori.

Sara Foti Sciavaliere

*Ringrazio Words Edizione per la copia omaggio di “Sabbia Bianca”