È il siciliano Giovanni Caccamo a trionfare nella sezione Nuove Proposte del 65esimo Festival della Canzone Italiana. Il cantautore ha vinto con il brano Ritornerò da te, facendo incetta di premi.
Primi verdetti anche per i Big, che rimangono in sedici. Sono stati eliminati infatti Anna Tantangelo, Raf , Lara Fabian e Biggio&Mandelli.
Per il giovane 25enne, nato a Modica e scoperto artisticamente da Franco Battiato e Caterina Caselli, infatti, è stato un triplo trionfo: Giovanni Caccamo ha ottenuto anche il premio della Critica Mia Martini (sezione Giovani) e quello della Sala Stampa Radio-Tv-Web.
Giovanni Caccamo ha battuto in finale i Kutso, dopo aver superato i “quarti di finale” e dopo aver eliminato Enrico Nigiotti in semifinale.
Il giovane Cacciamo, all’annuncio del vincitore, è letteralmente esploso di gioia: ha abbracciato il conduttore Carlo Conti e poi, con le mani tremanti dall’emozione, ha ritirato il premio.
I risultati degli scrutini dei premi giornalistici
Ecco i risultati dello scrutinio per il premio per la critica “Mia Martini”, su 108 i voti validi:
Giovanni Caccamo, con Ritornerò da te ha ottenuto 45 voti.
Ecco gli altri:
Amara 24 voti
Kutso 15 voti
Serena Brancale 9 voti
Chanty 6 voti
Enrico Nigiotti 4 voti
Rakele 3 voti
Kaligola 2 voti
Analogo esito per il premio assegnato dalla Sala Stampa Radio-Tv-Web “Lucio Dalla” (tv, radio e siti accreditati presso il Palafiori):
Giovanni Caccamo, 42 voti
Amara, 35
Kutso, 23
Enrico Nigiotti, 10
Rakele, 9
Serena Brancale, 9
Chanty, 7
Kaligola, 2
Ma chi è Giovanni Cacciamo?
Nato a Modica, classe 1990, Giovanni Caccamo ha cantato allo Zecchino d’Oro nel 2001 ed è apparso anche in una puntata del 2010 di X Factor. In conferenza stampa all’Ariston, Giovanni ha raccontato simpaticamente di aver avvicinato Franco Battiato per fargli sentire qualche suo pezzo e da qui l’occasione di aprire i concerti del cantautore siciliano, poi un primo tour e infine il contratto con la Sugar.
A chi gli ha chiesto perché non cercare un nome d’arte, il giovane cantautore ha risposto che quello «è il cognome di papà», che ha perso presto, e così rimane incurante degli sfottò che magari quel cognome può attirargli.