“Siamo un istante perfetto” di Daniela Volonté – Recensione

L’ultimo romanzo di Daniela Volonté, “Siamo un istante perfetto”, pubblicato di recente è una nuova conferma sulla sua capacità di scrittura e soprattutto di generare un’immediata e naturale empatia tra il lettore e i suoi personaggi, anche nei contesti meno consueti.

«Il matrimonio è stato costellato da momenti di incomprensione, rabbia e odio, ma anche da una manciata di istanti perfetti. Ne è nata una storia imperfetta. Ma comunque sia, resta la nostra storia»

La trama

Dopo aver raggiunto l’apice della sua carriera ciò che resta oggi a Viola Carli è un lento declino. Come può un’autrice continuare a scaldare i cuori delle proprie lettrici se ha perso la magia della scrittura? Thomas Molteni ha ottenuto molto dalla vita, forse più di ciò che si sarebbe aspettato, ma il destino gli ha giocato una mossa difficile da contrastare. Cosa può desiderare un uomo che sembra avere ottenuto già tutto? Viola e Thomas non si conoscono e non si sono mai incontrati nemmeno per caso, tuttavia entrambi decideranno di partecipare a un esperimento sociale e per cinque settimane saranno obbligati a vivere a stretto contatto come moglie e marito. In che modo riusciranno ad affrontare questa loro folle decis

ione?

Nota dell’autrice: per la scrittura di questo romanzo si è ispirata a un format televisivo andato in onda per la prima volta in Danimarca nel 2013 ed esportato in oltre venti paesi. In Italia, la serie dal titolo “Matrimonio a prima vista” è approdata nel 2016.

Recensione
Mi è capitato di vedere qualche mezza puntata del format televisivo sui matrimoni “combinati” o “a scatola chiusa” a cui si ispira liberamente il nuovo romanzo di Daniela Volonté, ” Siamo un istante perfetto”, e lo ritenevo un esperimento sociale al limite dell’assurdo e anacrostico, quindi non riuscivo a immaginare cosa aspettarmi da questo romanzo. Confesso che l’incentivo alla lettura è stato il buon nome dell’autrice, che conoscevo per aver letto altre opere in passato…beh, che dire… un nome e una firma che non lascia insoddisfatte.

È innegabile quel pizzico di surrealismo, da reality show che aleggia a tratti, e porsi nella posizione: “nella realtà non andrebbe mai così”, ma poi pensi che non è un male, è bello sognare con i personaggi di un romanzo, spesso per quegli aspetti che ci portano fuori dalla realtà, in una sorta di evasione dalla quotidianità. Aggiungo però che i protagonisti presentano una profonda umanità, ciascuno con le proprie crisi esistenziali, le loro paure e la precarietà di un futuro che potrebbe essere condiviso che viene offuscato dalle ombre della malattia e delle incomprensione, delle verità non dette. L’amore tuttavia può essere la chiave per superare le incertezze, se solo entrambi riusciranno ad avere il coraggio di accettare le reciproche imperfezioni e comprendere che insieme sono capaci di essere un attimo perfetto.

Sara Foti Sciavaliere