Sogni Pizzicati di Veronica Notaro, edito da YouCanPrint, è un romanzo breve che si legge agevolmente, seguendo il sogno del protagonista e la sua ricerca di sé.
La trama
Paolo lavora in uno studio pubblicitario di Milano, è un sognatore , che ama scrivere e ha un pessimo rapporto con suo padre con cui vive. Un sogno irrompe nella sua vita cambiandola: una misteriosa donna che balla la pizzica, una danza salentina. Il sogno si ripete a volte uguale, altre volte arricchendosi di qualche dettaglio, ma continua a non vedere il volto della donna. Poi un giorno viene contattata da una cugina che lo invita a raggiungere il resto della famiglia in Puglia, in Salento, la terra di sua madre, morta quando era un bambino. Il viaggio si rivela per Paolo un percorso alla scoperta delle sue origini e di se stesso.
L’autrice – Veronica Notaro
Classe 1986, vive a Squinzano (Lecce). Laureata in Lettere Moderne, già da qualche anno si muove nell’ambito della comunicazione e dell’informazione collaborando per alcune testate on line. Attualmente scrive per Totem – Il Giornale del Nord Salento e Bio Magazine, ma la si può seguire anche sul suo blog personale Puntidisport.
Ha pubblicato una raccolta di poesie M’ama non m’ama (Amazon, 2014), Sogni pizzicati è il suo esordio narrativo.
Recensione
Uno stile fluido e una narrazione in prima persona per il romanzo breve di Veronica Notaro, Sogni pizzicati. Sicuramente è anomalo che la voce narrante sia quella del protagonista maschile quando chi scrive è una donna, ma la dimensione femminile permea in toto la storia, dalla misteriosa ballerina che popola i sogni di Paolo, passando da Celeste e dall’amica Lara, fino alle parenti salentina, la cugina Gaia, zia Lucia e la nonna.
Una storia che ci racconta il cammino del protagonista che recupera la propria identità ritrovando le proprie radici, conoscendo la madre attraverso il racconto di chi l’ha conosciuta e respirando l’aria della terra in cui è vissuta. Veronica Notaro traccia il profilo di un Salento che ha un potere quasi terapeutico e che ti cattura una volta che l’hai conosciuto.
Il sogno del titolo è il fil rouge di tutta la narrazione, è come un puzzle che lentamente si ricompone, indizi che si sommano per offrire il quadro d’insieme, mentre prende forma la coscienza di sé di Paolo, quasi quel sogno lo avesse preso per mano per portarlo in Salento e riappropriarsi della sua vita da protagonista e non da semplice osservatore passivo. Una domanda inoltre accompagna il lettore: chi è la misteriosa ballerina di pizzica? Forse la risposta stupirà.
Così come al lettore resterà l’interrogativo sul futuro di Paolo, dettato dal finale aperto di Sogni pizzicati.
Sara Foti Sciavaliere