Dopo un mese di lavoro tra i Sassi di Matera e la mostra sull’eclettico Maestro del Surrealismo ancora in corso, ha preso corpo il libro fotografico Sogno a Sud. Salvator Dalì a Matera (Rizzoli), di Carlos Solito, fotografo, giornalista e regista “giramondo”.
L’idea nasce appunto dalla mostra ospitata a Matera, Salvador Dalí – La Persistenza degli Opposti, promossa dalla Dalì Universe, che gestisce una delle più grandi collezioni private di opere d’arte di Dalí al mondo, e il libro traccia un monologo interiore surreale e onirico di un anziano Salvador Dalì con se stesso giovane, che si affaccia sulla città di Matera e ne coglie le bellezze e le sfumature. Matera è quindi vista e fotografata con gli occhi del grande artista. Seguono dialoghi immaginari con Gala, sua moglie e sua musa, e con i personaggi rappresentati nelle sue opere. Particolare attenzione a tutta la simbologia dell’universo si Dalì, decodificata e spiegata. Testi e immagini sono di Carlos Solito, che ci regala un racconto poetico e visionario della città e dell’artista catalano.
Un racconto poetico, visionario, che indaga tra i meandri della psicologia di una delle figure più iconiche del Novecento per coglierne tutte le sfumature di artista e di uomo. Il testo e le fotografie trasportano il lettore nello straordinario scenario di Matera, la Città dei Sassi, tra le vertigini della Gravina e lo scabro altipiano della Murgia che, unitamente al complesso rupestre Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci, fanno da cornice a oltre centocinquanta opere tra sculture in bronzo, Daum in pasta di vetro, grafiche e mobili della Collezione Dalí Universe.
Un viaggio onirico in luoghi e atmosfere nella visione di uno dei più grandi collezionisti di opere d’arte di Dalí, Beniamino Levi. Questo omaggio al Maestro del Surrealismo – che conferma la capacità narrativa di Solito con la sua fotografia e scrittura – è anche un potente inno all’amore, quello che legò Dalí alla moglie Gala La mia Gradiva (colei che avanza), la mia vittoria, la mia donna, il baluardo fra i miei mondi conteso tra realtà e surrealismo, ragione e visione, soddisfazione e dannazione, luce e ombra…. Dalí Universe, diretta da Beniamino Levi, gestisce una delle più grandi collezioni private al mondo di opere di Salvador Dalí; particolare attenzione è posta sugli aspetti scultorei dell’opera dell’artista. La collezione è stata assemblata con passione – inizialmente con la galleria Levi a Milano – da Beniamino Levi, mercante d’arte e collezionista che ha lavorato con il genio catalano.
Affascinato dall’abilità di Dalí nell’utilizzare mezzi diversi per esprimere la sua arte, ha dedicato gran parte della vita a collezionare le opere dell’artista, concentrandosi sulle creazioni tridimensionali. Le opere della collezione sono state scelte con attenzione gradualmente nel corso dei decenni. Sono state esposte negli anni in più di cento importanti musei internazionali e prestigiose location, hanno girato il mondo e sono state ammirate da milioni di visitatori. Questa straordinaria collezione rivela un aspetto dell’opera di Dalí precedentemente sconosciuto e consente alla scultura di assumere un ruolo significativo. Dalí Universe, peraltro, titolare dei copyright di numerose immagini di Salvador Dalí.
L’autore – Carlos Solito
Scrittore, fotografo, giornalista e regista, è nato a Grottaglie, in provincia di Taranto. Gira il mondo da giovanissimo e collabora con numerosi magazine e quotidiani nazionali realizzando reportage di viaggi e incontri umani. Dirige spot pubblicitari, cortometraggi e videoclip musicali. Interpellato da enti governativi, le sue fotografie sono state esposte in diversi Paesi e ha pubblicato una ventina di volumi illustrati per i più importanti editori italiani. Ha firmato la raccolta di racconti Il contrario del sole (Milano, 2010) e Montagne (Roma, 2012), insieme a Dacia Maraini, Paolo Rumiz, Maurizio Maggiani, Franco Arminio, Andrea Bocconi e altri. Ha firmato i romanzi Sciamenesciá (Roma, 2016) e La Ballata dei Sassi (Milano, 2018). Quando non viaggia si divide tra le montagne dell’Appennino campano, in Irpinia, e gli uliveti della sua Puglia