Al cinema il 27 marzo, Storia di una ladra di libri diretto dal pluripremiato Brian Percival e tratto dal romanzo La bambina che salvava i libri.
La trama
Germania, 1939. Liesel Meminger (Sophie Nélisse) è una ragazzina di pochi anni che ha perduto un fratellino e rubato un libro che non può leggere perché non sa leggere. Abbandonata dalla madre, costretta a lasciare la Germania per le sue idee politiche, e adottata da Rosa e Hans Hubermann (Geoffrey Rush ed Emily Watson), Liesel apprende molto presto a leggere e ad amare la sua nuova famiglia.
Generosi e profondamente umani gli Hubermann decidono di nascondere in casa Max Vandenburg (Ben Schnetzer), un giovane ebreo sfuggito ai rastrellamenti tedeschi. Colto e sensibile, Max completa la formazione di Liesel, perché le parole alimentano la coscienza, aprono lo spazio all’immaginazione, rendono sopportabile la reclusione.
Altrettanto importante diventa l’amicizia con un giovane vicino di casa, Rudy (Nico Liersch), che prende in giro Liesel per la sua mania di rubare i libri ma intanto si innamora di lei.
Fuori dalla loro casa intanto la guerra incombe e la morte ha molto da fare, ricoverando pietosa le vittime di Hitler e dei suoi aguzzini, decisi a fare scempio degli uomini e dei loro libri.
Il romanzo
La pellicola Storia di una ladra di libri è adattamento del romanzo di Markus Zusak, La bambina che salvava i libri, secondo il titolo originario, proprio tramutato in Storia di una ladra di libri. Si tratta di un racconto di formazione, nato dall’infanzia dell’autore. Il libro di Zusak, tradotto in trenta lingue, descrive una crescita forzata e indotta dalla crudeltà degli uomini. Ma la violenza della guerra e l’assurdità del mondo degli adulti vengono fiaccate dai libri e dalla letteratura, fonte di conoscenza.