La terza serata del Festival è stata dedicata alle cover dei più grandi successi di Sanremo. Nella prima parte si sono esibiti gli altri cantanti della categoria Nuove Proposte.
– Maldestro – Canzone per Federica– , voto 7 . Vocalmente mi ricorda Zibba, il testo non colpisce immediatamente ma ad un attento ri-ascolto è davvero molto bello.
– Tommaso Pini – Cose che danno ansia-, voto 7 . Avrebbe meritato l’accesso alla finale, a mio avviso, ha cercato di portare un testo innovativo che purtroppo non ha convinto.
– Valeria Farinacci – Insieme – , voto 5. Canta ma non convince, voce troppo flebile, visibilmente tesa non si esprime a pieno.
– Lele – Ora mai -, voto 6. Passa il turno sfoggiando una sicurezza da cantante navigato, grazie alla sua esperienza ad “Amici”. Il testo personalmente non mi ha colpito appieno.
Accedono alla finale Maldestro e Lele, che vanno a comporre un ultimo round totalmente al maschile, che li vedrà confrontarsi questa sera.
Gli ospiti della terza serata sono stati:
– Il piccolo coro dell’Antoniano, voto 10. I piccoli cyborg eseguono un medley dei successi dello Zecchino d’oro impressionante la loro pulizia vocale.
– Maria Pollacci, voto 8. 92 anni di simpatia e energia l’ostetrica più vecchia con 7642 bambini.
– La Orquestra Reciclados Cateura, voto 10. Si sono fatti letteralmente tutto da soli, bellissima iniziativa e davvero tantissima bravura nell’esecuzione di Libertango.
– Mika, voto 10 . Un musicista con la vista a 360 gradi. Travolgente il dialogo con l’orchestra e il suo modo di cantare. Nell’omaggiare George Michael semplicemente perfetto.
– Alessandro Gassman & Marco Giallini, voto 6. Masini si è ispirato palesemente a Giallini per il suo look, molto simpatici e spigliati.
– Annabelle Bellmondo & Anouchka Delon, voto 4. Rispettivamente nipote e figlia di due artisti assoluti. Sarei curioso di sapere cosa fanno nella vita.
– Luca e Paolo, voto 6 . Bello il monologo dei due comici, un pochino meno le solite battute trite e ritrite.
– LP , voto 7. Cantante statunitense di origini italiane, ma neanche mezza parola per sbaglio. Ottimo fischio.
Ora andiamo ad analizzare le cover cantate dai cantanti:
– Chiara – Diamante -, voto 7. Il tocco di classe al pezzo è stato dato dal grandissimo maestro Mauro Pagani, il pezzo le si addice per la dolcezza con lui è stato esposto.
– Ermal Meta –Amara terra mia-, voto 8. Canta Modugno a modo suo, reinterpretandolo e stravolgendolo. Meritato il premio della critica come “miglior cover”.
– Ludovica Comello – Le mille blu-, voto 7. Oltre che ad essere una discreta cantante, si dimostra essere anche un’ottima ballerina. Il vestito era ciò che era rimasto dal vestito della Leotta?
– Al Bano – Pregherò -, voto 5. Al Bano è sempre Al Bano qualsiasi cosa lui canti, ma questa volta arriva con la voce corta. Sarei stato curioso di sentirlo cantare in inglese.
– Fiorella Mannoia – Sempre e per sempre -, voto 8. Bellissimo arrangiamento e la voce della Mannoia da un tocco ancor più romantico al brano.
– Alessio Bernabei – Un giorno credi-, voto 5. A mio avviso l’avrei reinterpretata in maniera molto più rock. Sembrava una canzoncina per bambini non Bennato.
– Paola Turci – Un’emozione da poco -, voto 8. Interpretata in maniera spettacolare e impeccabile, più rock Paola Turci che Bernabei. A lei il sec0ondo posto nel podio delle cover.
– Gigi D’Alessio – L’Immensità– , voto 7. Sfida difficilissima, scelta coraggiosa. La cover non rende, ma va premiato il coraggio del Gigi nazionale.
– Francesco Gabbani – Susanna-, voto 8. Ottimo arrangiamento con un tocco di reggae, davvero una bella scelta.
– Marco Masini – Sig. Tenente-, voto 8 . Questa versione di Masini funziona molto bene, commovente.
– Michele Zarrillo – Se tu non torni-, voto 6. Purtroppo a Zarrillo manca l’accento di Miguel Bosè.
– Elodie – Quando finisce un amore – , voto 8. Questa volta Elodie mi ha spiazzato, ha davvero interpretato magistralmente questo brano.
– Samuel – Ho difeso il mio amore -, voto 8. Bell’arrangiamento della canzone. La voce di Samuel purtroppo mal si sposa alla canzone ma tutto sommato è un brano differente dai soliti.
– Sergio Sylvestre – La pelle nera – ,voto 9. Tantissima autoironia nel brano e se inviti i Soul System. Stecca sul finale, ma con l’autoironia per me ha vinto.
– Fabrizio Moro – La leva calcistica della classe ’68 – , voto 8. La sua voce si sposa bene con la canzone, la dedica al figlio lo stimola a dare il massimo.
– Michele Bravi –La stagione dell’amore– , voto 7. Arduo il confronto con Battiato, se la cava egregiamente.
Si sono esibiti anche i sei cantanti esclusi dalle prime due manche e sono rientrati in gara Clementino, Bianca Atzei, Ron e Giusy Ferreri.