“Ti aspetto a Parigi” di Adele Ross – Recensione

Fresco fresco di uscita per la collana Little Black Dress, “Ti aspetto a Parigi” di Adele Ross è un contemporary romance, in cui i personaggi si muovono in una Parigi viva, nelle retrovie della storia di una band e dove il protagonista assoluto è l’Amore, oltre il tempo, la distanza e le incomprensioni.

La trama
Anatole vive a Parigi. È un cantante e conduce una vita dedita solo alla sua band. Una vita premiata dal successo e dall’adorazione degli ammiratori e delle ammiratrici: metà della popolazione femminile di Parigi è infatti innamorata di lui e delle sue canzoni. Una vita che chiunque desidererebbe avere. Eppure nel cuore di Anatole non c’è più posto per l’amore, troppa sofferenza, troppe ferite.

Quando, dopo quindici anni di silenzio assoluto, Martine torna prepotentemente dal suo passato, Anatole cede alla tentazione di rivedere l’unica donna che tanti anni prima gli ha spezzato il cuore ma che lui non ha mai veramente dimenticato. L’equilibrio faticosamente ritrovato comincia a sgretolarsi di nuovo e mille interrogativi si fanno strada nella mente di Anatole: perché Martine è tornata improvvisamente? Qual è stato il vero motivo della sua fuga molti anni prima? Può l’amore non essersi spento dopo una lunga separazione? E, soprattutto, può riuscire a guarire le ferite mai sanate di un cuore spezzato?

L’autrice – Adele Ross
Adele Ross è il nome d’arte di una scrittrice italiana. Adora prendersi in giro e fulminare le persone stupide con battute al vetriolo. Adora leggere libri o guardare film paurosi poi passa le notti al buio con gli occhi aperti pronta a scattare a ogni rumore. Ama cantare a squarciagola per la disperazione di chi la circonda perché stonata in modo imbarazzante. Ripete spesso che l’ironia le ha salvato la vita ma non è disposta a dare ulteriori spiegazioni in merito. Da quando l’ha scoperta, però, ne ha fatto una compagna fedele. Anche nei momenti peggiori. È polemica e logorroica. La cosa di cui va più fiera: i suoi capelli. La cosa di cui va meno fiera: è stata bocciata all’esame per la patente di guida. Lei che ha sempre avuto risultati eccellenti in tutte le materie! Lettrice onnivora ma con una particolare passione nei confronti del romance, dell’umoristico e della letteratura young e new adult. Già conosciuta e apprezzata dal pubblico con i romance ironici “Tutta colpa del matrimonio”, “Tutta colpa di San Valentino” e “Tutta colpa dei Caraibi” nonché per il teen romance “Il Cuore fragile di una Strega”. Nel settembre esce “Un inaspettato benefattore”, ispirato alla storia di “Papà Gambalunga” e nel 2020 “Ti prego, reggimi il gioco!”.

Recensione
L’impressione mentre leggevo “Ti aspetto a Parigi” era di vedere scorrere i fotogrammi di una pellicola di vecchie glorie evergreen, una docufiction sul backstage di una band, le loro vite, i loro sentimenti fuori dal palcoscenico, lontano dagli applausi e dalle ovazioni, la realtà di persone comuni con i problemi di tutti una volta scrollata la polvere di stelle delle star osannate.

“Ti aspetto a Parigi” si legge velocemente, trascinati nell’odissea sentimentale dei protagonisti, con flashback sul loro passato e spinti dalla curiosità di scoprire (come per Anatole) quale sia il motivo per cui sua moglie è andata via 15 anni prima senza una spiegazione, lasciandolo solo con un vuoto carico di interrogativi e di sofferenza.

Voglio porre l’accento su due aspetti interessanti, fuori dagli schemi dei romance che vanno per la maggiore: innanzitutto, l’età dei protagonisti, per lo più over 40 (di solito siamo abituati a leggere di protagonisti più giovani e guardare ai 40 anni e oltre come uno spauracchio inevitabile ma da tenere alla larga quanto più possibile perché poi sembra che il mondo precipiti) e in secondo luogo, il finale (io non amo i finali sdolcinati con i protagonisti che si stagliano sul tramonto all’orizzonte in promesse d’amore sussurrate in un bacio appassionato), trovo la soluzione di Adele Ross accattivante molto più di un “e vissero tutti felici e contenti”, ma la storia di Anatole e Martine rimane aperta al futuro.

Sara Foti Sciavaliere

Con i ringraziamenti alla Little Black Dress per la copia di lettura!