Un sogno per Feo di Giacomo Sances: il primo romanzo sinfonico

Un sogno per Feo (Vesepia) di Giacomo Sances è un’opera innovativa, il primo romanzo sinfonico, che coniuga il tradizionale libro cartaceo con le nuove tecnologie permettendo un approccio multimediale della lettura. È frutto di due giovani salentini, l’autore e compositore Giacomo Sances e l’editore Lorenzo Palumbo. Le illustrazioni sono di Alessandro Tredici.

La trama
Feo è un ragazzino senza interessi, desideri e sogni, il suo unico impegno è dormire tutto il giorno. La notte del suo dodicesimo compleanno però un libro sinfonico, dono della bizzarra vecchietta Elsa, lo cattura conducendolo in un mondo fantastico. Una dimensione, chiamata Dodicesimo Regno, popolato da creature che popolerebbero solo la nostra fantasia e dove tutti chiamano Feo Grande Saggio.

Il ragazzino è smarrito e spaventato, vorrebbe tornare a casa e per questo intraprende un lungo viaggio, ma quel regno ha bisogno del suo aiuto, e lungo il cammino farà incontri che lo cambieranno. Feo affronta un percorso di crescita, per il suo bene e di chi gli sta intorno.

Come funziona il romanzo sinfonico?
I dodici capitoli in cui è articolata l’avventura di Feo sono intervallati da diciotto brani musicali, composti dallo stesso scrittore Giacomo Sances. Per poter accedere ai contenuti multimediali in corso di lettura, sono presenti sulle pagine del libro dei QR Code.

Basta scarica da Apple Store o Google Play l’app gratuita di Vesepia e quindi scansionare, di volta in volta, con il proprio smartphone o tablet il QR Code. Si accederà così in streaming ai contenuti digitali come musica, illustrazioni e un testo didascalico integrativo che supporta la fantasia del lettore rendendo la lettura più coinvolgente.

L’autore – Giacomo Sances
Nato a Maglie (LE), nel 1986. Ha conseguito la Laurea in Musicologia e beni musicali e il Dottorato di ricerca in Storia, scienze e tecniche della musica presso l’Università di Roma TorVergata ed è specializzato presso il conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino.

Ha partecipato a convegni nazionali e internazionali e ha all’attivo una serie di pubblicazioni accademiche. Ha curato trascrizioni di musica antica e programmi di sala per fondazioni di rilievo come il Teatro San Carlo e il Centro di Musica Antica Pietà de’ Turchini di Napoli e ha collaborato come catalogatore di fonti sia per il San Carlo, sia per Clori, Archivio della Cantata Italiana.

Ha partecipato alla realizzazione di numerosi spettacoli teatrali e musicali come chitarrista, autore e attore sviluppando la passione per la drammaturgia già fin dal 1994, quando il nonno paterno Giovanni Sances (detto Nino), noto pittore salentino, aveva fondato la compagnia Teatro ‘94. Ha composto commedie, musical e colonne sonore per documentari e cortometraggi. Tra questi si ricorda in modo particolare il corto Kelime prodotto da Springo, vincitore del premio Rai Cinema Channel (Festival del Cinema Europeo di Lecce, XVII edizione, 2016) e del SIFF (Salento International Film Festival, 2015).

Attualmente vive a Napoli dove è docente di educazione musicale nella scuola secondaria di primo grado. Per le scuole ha scritto testi teatrali e ha realizzato molti musical per i più piccoli. Con Lorenzo Palumbo è cofondatore di VESEPIA, società che si occupa di editoria e di produzione di eventi legati all’arte e allo spettacolo.

Recensione
Potrei dire che Un sogno per Feo è un libro che si lascia leggere con fluidità e quindi in breve raggiungerete l’ultima pagina del romanzo senza neanche accorgervene, però preferisco consigliare una lettura lenta, magari un capitolo per volta, perché il viaggio di Feo nel Dodicesimo Regno è un cammino di riflessione anche per il lettore, quindi va seguito con spirito di riflessione, e la riflessione non è compagna della fretta. Inoltre per poter gustare appieno il valore aggiunto di un romanzo sinfonico, ossia gli accompagnamenti musicali, bisogna concedersi del tempo. Sarà come essere catapultati, come è capitato allo stesso Feo, dentro al libro.

Perché in fondo Feo, nonostante i suoi dodici anni, potrebbe essere chiunque di noi, senza distinzione di età. “Un sogno per Feo” nasce dall’esperienza di Giacomo Sances come docente delle Scuole Medie ed è da quel tipo di lettore (forse non-lettore) che è partita la sua riflessione che dar vita a questo romanzo, che può essere collocato nello scaffale della narrativa per ragazzi, ma in realtà può riguardare anche gli adulti. E a questo proposito è lo stesso autore a esprimersi, scrivendo nelle note introduttive: “Ho voluto scrivere questo primo romanzo della saga di Feo per i bambini diventati grandi troppo presto e per i grandi che rischiano di non riuscire a tornare mai più bambini”, aggiunge ancora nella dedica del libro: “A tutti coloro che, come Feo, credono di non avere un sogno”.

È il sogno il tema dominante di questo romanzo (già presente nel titolo). Viene sviluppato sia come dimensione onirica che mette in contatto il mondo reale con quello dell’immaginazione racchiuso del libro sinfonico di Feo, ma soprattutto si tratta del sogno come desidero o speranza in un progetto ideale da realizzare o un obiettivo da raggiungere. Troppo spesso ormai i ragazzi, ma anche chi non è più tanto giovane, sono privi di stimoli e interessi, di quella spinta propulsiva che li incentivi a guardare avanti, a migliorarsi e a crescere; piuttosto invece ci si muove per inerzia, in balìa degli eventi, si percorre il viaggio della vita senza una meta.

Il mondo è oggi pieno di giovani Feo senza interessi né sogni e il romanzo di Giacomo Sances può essere un’occasione per fermarsi a guardarci dentro, per comprendersi e proseguire il cammino con maggiore consapevolezza e magari un sogno da seguire.

Sara Foti Sciavaliere