Per la prima volta in Puglia, dopo aver itinerato, è arrivata il 6 dicembre negli spazi restaurati del Teatro Margherita di Bari, la Van Gogh Alive – The Experience, la mostra multimediale più visitata al mondo.
Oltre 3.000 immagini di grandi diensioni proiettate su grandi superficie creano un’esperienza immersia nel mondo unico di Vincent Van Gogh accompagnate da un’emozionante colonna sonora. Si tratta sicuramente di un’esperienza che supera le tradizionali visite dei percorsi museali o della consueta personale di un’artista, è una coinvolgente sinfonia di colori, suoni e parole che pare avvolgerti in una dimensione alternativa o richiamarti appieno nel mondo del pittore.
Tutto questo è possibile grazie a Sensory4TM he utilizza un sistema unico che incorpora quaranta proiettori ad alta definizione, una grafica multicanale e un suon sorround come quello delle sale cinematografiche, la stessa sala del Teatro Margherita ad ospitare questa realtà altamente immersiva in un ambiente multiscreen. I contenuti di Sensory4TM sono stati progettati per essere dinamici, didattici e visivamente spettacolari. Le immagini fluiscono attraverso i proiettori e seguono in un unico flusso le tracce sonore che l’accompagnano, fondendosi e amplificando il coinvolgimento sensoriale del visitatore che rimane in catturato in questo ambiente immersivo.
Van Gogh Alive permette di esplorare la vita e le esperienze di Vincent Van Gogh nell’arco temporale che abbraccia gli anni che vanno dal 1880 al 1890. Fotografie e video, combinate alle opere di Van Gogh, mostrano il percorso del genio olandese in quegli anni e le sue fonti di ispirazione. Sembra di toccare con mano pensieri ed emozioni del vagare dell’artista tra Parigi, Arles, Saint-Rémy e Auvers-sur-Oise, i luoghi dove creò molti dei suoi capolavori senza tempo.
Le tele vengono scomposte nei loro dettagli, lasciando coglierne le piccolezze, le pennellate, l’uso dei colori e la sua tecnica: un’approccio alle opere così da vicino come mai potrebbe succedere passeggiando per le gallerie di un museo dove le distanze di sicurezza impongono la medesima distanza dall’opera e dai dettagli. Il sistema multimediale della Van Gogh Experience supera tutto questo, travalica le distanze fisica, si viene poiettate dentro la tela.
Contribuisce all’impatto emozionale la scelta della colonna sonora. Con un’accurata selezione di musiche, che vanno da classici di Antonio VIvaldi, Franz Schubert, Franz Liszt, passando Toshiko Yonekawa e Leo Delibes fino a benjamin Godard o Emmanuel Chambrier (solo per citarne alcuni), e sonorità potenti guidano il visitatore attraverso la vita doloroa, e al contempo straordinaria, di Vincent Van Gogh, e offre così una più ricca esperienza della sua arte, della sua carriera e del suo dramma personale.
Sara Foti Sciavaliere