Van Gogh torna a Milano: mostra “L’uomo e la terra” 2014 al Palazzo Reale

A 62 anni dall’ultima esposizione nel capoluogo lombardo, Van Gogh ritorna con una mostra di 52 opere presso il Palazzo Reale dal 18 ottobre 2014 al 3 marzo 2015.

Reduce dallo sbigliettamento di Klimt – chiuso a luglio con 250.593 visitatori – il Palazzo Reale di Milano è pronto a inaugurare la stagione con un’altra rosa di firme note e in capo a tutte proprio quella dell’artista sospesa tra genialità e follia. L’esposizione, realizzata anche grazie al sostegno del Gruppo Unipol, è patrocinata dall’Ambasciata del Regno dei paesi Bassi a Roma e inserita negli eventi ufficiali del Van Gogh Europe, l’istituzione di recente costituzione sostenuta dal governo olandese a tutela e promozione dell’opera di Van Gogh.

Le oltre cinquanta opere del genio olandese che saranno in esposizione provengono da tutto il mondo per raccontare la terra e i suoi frutti, l’uomo, gli umili, la vita rurale e agreste legata al ciclo delle stagoni in un percorso inedito verso le tematiche di Expo 2015.

In un’epoca in cui la maggior parte degli artisti rivolgeva lo sguardo al paesaggio urbano, frutto dell’industrializzazione europea della fine del XIX secolo – come accadeva appunto per i neoimpressionisti Seurat e Signac – Van Gogh sposta la sua attenzione verso il paesaggio rurale e il mondo contadino. La vita e le mansioni della tradizione agreste diventano per lui materia di studio, considerando questa come soggetto dalla nobile e sacra accezione e i lavoratori della terra figure eroiche e gloriose: dai primi disegni realizzati in Olanda fino agli ultimi capolavori dipinti nei pressi di Arles, Van Gogh esprime la propria affinità verso gli umili, immedesimandosi con loro e rappresentando il loro dignitoso contegno.

Il corpus centrale della mostra è costituito, come per l’esposizione del 1952, da opere provenienti dal Kröller-Müller Museum di Otterlo, a cui si aggiungono lavori provenienti dal Van Gogh Museum di Amsterdam, dal Museo Soumaya-Fundación Carlos Slim di Città del Messico, dal Centraal Museum di Utrecht e da collezioni private normalmente inaccessibili: un’occasione unica per approfondire, attraverso gli occhi dell’artista, il complesso rapporto tra l’essere umano e la natura che lo circonda.

Tra i capolavori concessi dal Kröller-Müller Museum alla mostra milanese, citiamo L’autoritratto del 1887, il Ritratto di Joseph Roulin del 1889, Vista di Saintes Marie de la Mer del 1888, la Testa di pescatore del 1883 e Bruciatore di stoppie, seduto in carriola con la moglie del 1883.

L’esposizione godrà di una mise en scène d’eccezione: l’archistar giapponese Kengo Kuma, classe 1954, curerà il progetto di allestimento della mostra.

 

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