XV Festival del Cinema Europeo: si parte con il “percorso pasoliniano”

Torna uno dei più prestigiosi appuntamenti culturali del Salento, il Festival del Cinema Europeo. Tra le novità del 2014, oltre alla mostra dedicata a Pasolini, anche proiezioni palestinesi e il coinvolgimento del carcere di Lecce. L’evento, che si apre oggi 28 aprile, si chiuderà il 3 maggio, con un’anteprima: Alabama Monroe – Una storia d’amore.

Dalle ore 18, oggi, sarà inaugurata al Museo della stampa “Martano” di Lecce la mostra fotografica di Domenico Notarangelo dal titolo “Percorsi Pasoliniani. Il Vangelo Secondo Matteo”, a cura di Alessandro Turco e Maurizio Nocera, realizzata in collaborazione con Centro Studi Pasolini di Casarsa, Grifone Arte Contemporanea, Samuele Editore. Nell’ambito dell’inaugurazione, in anteprima in Puglia, sarà presentato il volume fotografico di Domenico Notarangelo, “Pasolini Matera”: ricordi e immagini, anche inedite, sul capolavoro di Pasolini. Saranno presenti padre Virgilio Fantuzzi, Angela Felice (Direttore Centro Studi Pasolini di Casarsa), Salvatore Striano, Maurizio Nocera. È previsto, inoltre, un intervento musicale di Giorgia Santoro con musiche di Bach eseguite al flauto traverso.

Tra le novità dell’edizione di quest’anno, l’impegno per il sociale, con numerosi appuntamenti previsti all’interno del Carcere di Lecce, e quello che il portavoce del festival ha definito come “il nostro sguardo alla realtà”, con una sezione denominata “Cinema e industria”. Inoltre, è previsto uno spazio per i lungometraggi palestinesi e, tra gli appuntamenti speciali, quello denominato “Viva il primo maggio”, con la proiezione del primo documento filmico pugliese, “Grandiosa manifestazione per il primo maggio 1913 a Corato, indetta dalle classi operaie” di Cataldo Balducci».

«Se dovessi redigere un cartellone culturale per la mia città – ha detto il sindaco di Lecce, Paolo Perrone durante la conferenza di presentazione del programma che si è tenuta pochi giorni fa al MUST di Lecce – il Festival di Alberto La Monica avrebbe un posto particolare. Ha portato a Lecce e al Salento una visibilità e degli stimoli culturali mai avuti prima. Senza l’entusiasmo e la passione di Alberto e della sua famiglia non avremmo mai raggiunto questi risultati. Ancora una volta ci siamo ritrovati a dover fare i conti con la ristrettezza economica del momento e i contributi di tutte le istituzioni non avrebbero portato ai risultati che il Festival raggiunge se alla base non ci fosse stato l’impegno di Alberto. Il Festival del Cinema Europeo gioca un ruolo importante anche per quel che riguarda la candidatura di Lecce come capitale europea della cultura nel 2019».

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